Autotrattamento Reiki – Trattare se stessi con Reiki

Federico ScottiRisorse ReikiLascia un commento

autotrattamento reiki

L’autotrattamento (in giapponese Ten-no Kata) è una delle pratiche più importanti nel Reiki Tradizionale Giapponese, è una tecnica che insegno durante il corso di primo livello e che deve far parte delle pratiche quotidiane del praticante Reiki.

Importanza dell’autotrattamento Reiki

L’obiettivo del Reiki è il raggiungimento dell’Assoluta pace interiore. La pace interiore, ossia la completa assenza di perturbazioni dell’anima passa anche attraverso un progressivo lavoro di riequilibrio energetico che, nel tempo, ci permetterà, oltre che di mantenere uno stato di salute fisica e prevenire le malattie, anche di sperimentare stati di coscienza sempre più elevati.

La pace interiore passa necessariamente attraverso un’elevazione rispetto alla nostra materialità, ma questa elevazione sarà più facile se il nostro corpo non ci sarà di intralcio attraverso la sofferenza fisica.

Con questo non sto dicendo che non è possibile raggiungere la pace interiore con un corpo malato e sofferente, ma sicuramente è un cammino più lungo e faticoso.

Per questo motivo il maestro Usui ha messo a punto la tecnica dell’autotrattamento, codificata in 12 posizioni che manterremo per tre minuti ciascuna, per una durata totale del trattamento di 36 minuti.

Dobbiamo imparare a considerare la pratica quotidiana dell’autotrattamento come un momento che dedichiamo a noi stessi come un atto di amore verso il nostro corpo e il nostro spirito. Tornare ad occuparci di noi stessi per qualche momento durante la giornata non è un atto di egoismo, ma è anzi il presupposto per poter essere più pronti ed aperti nei confronti degli altri.

Un operatore Reiki che non pratica mai l’autotrattamento ma che invece fa trattamenti agli altri veicolerà un’energia sicuramente meno efficace rispetto a chi svolge quotidianamente l’autotrattamento Reiki eliminando così i propri squilibri energetici.

La pratica quotidiana dell’autotrattamento non è quindi solo un modo per prenderci cura di noi stessi, ma è anche un modo per mantenere puliti ed efficienti i nostri canali energetici per poter svolgere meglio trattamenti sugli altri.

Quando praticare l’autotrattamento

L’autotrattamento può essere praticato in qualsiasi momento della giornata, e, come per tutte le tecniche di Reiki, può essere fatto anche più volte nello stesso giorno. Il mio suggerimento è di fare l’autotrattamento alla sera, prima di andare a dormire, per ottenere il doppio beneficio di riequilibrare energeticamente corpo mente e spirito dopo la giornata di lavoro e di conciliare di conseguenza il sonno.

Da evitare la pratica dell’autotrattamento nel letto, per non addormentarsi durante la sua esecuzione! L’energia di Reiki è talmente rilassante che può capitare di cominciare a fare l’autotrattamento e di risvegliarsi la mattina seguente senza accorgersene!

Buona norma sarebbe quindi cominciare ad autotrattarsi prima di andare a letto ad esempio per terra su un tappetino per yoga, che ci permette di mantenere  una posizione rilassata senza però indurci ad abbandonarci completamente al sonno.

Al di là di quando effettuare l’autotrattamento è importante però cominciare a prendere la buona abitudine di praticarlo quotidianamente anche quando ci possiamo sentire un po’ stanchi o crediamo di non avere del tempo da dedicare a questa pratica. Se riusciremo a superare questi schemi mentali e a definire una finestra temporale protetta da dedicare a noi stessi all’interno della giornata potremo beneficiare appieno di tutti gli effetti dell’autotrattamento.

L'Autore

Federico Scotti

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Insegnante e terapeuta Reiki, autore di libri sul Reiki, facilitatore Mindfulness

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