È la mia natura! Davvero?…

Federico ScottiRisorse ReikiLascia un commento

rana Lunedì scorso facevo colazione al bar Astor all’angolo tra via Pacini e via d’Ovidio qui a Milano, a due passi dal Politecnico.

Quasi per caso mi è capitato di intercettare una conversazione di due ragazzi seduti al tavolo di fianco a me, avranno avuto una ventina d’anni. Parlavano in maniera concitata come quando si scontrano due tesi opposte, probabilmente l’inizio della discussione riguardava un fatto contingente, su come avrebbe dovuto comportarsi uno dei due di fronte ad un determinato evento…

Ad un certo punto mi ha colpito molto che uno dei due, per chiudere la discussione e portarla dalla sua parte ha raccontato la favola attribuita ad Esopo dello Scorpione e della Rana.

Uno scorpione doveva attraversare un fiume e chiese a una rana di traghettarlo. La  rana di primo acchito gli negò il passaggio, temendo di essere punta dallo scorpione, ma dopo la rassicurazione dello scorpione «se ti pungessi, annegherei anch’io! » accettò di traghettarlo sull’altra sponda. A metà percorso la rana sentì un dolore acuto sulla schiena: era l’aculeo dello scorpione che l’aveva punta. Prima di morire la rana chiese «Perchè?» e lo scorpione prima di annegare rispose «È la mia natura!»

Il ragazzo raccontava questa favola all’amico per sostenere che è impossibile sottrarsi ai propri istinti e quindi in un certo senso giustificava il comportamento dell’amico come dovuto alla sua natura, e che quindi per quanti sforzi potesse fare non avrebbe potuto cambiare…

Queste riflessioni dei due ragazzi mi hanno fatto meditare sul fatto che spesso ci diciamo che una volta adulti il carattere non può più cambiare, oppure ci raccontiamo che “siamo fatti così” e non possiamo far niente per cambiare.

La mia domanda è: ma le cose stanno davvero così? La favola della natura immutabile di ognuno di noi non è una filastrocca che la nostra mente ci racconta per impedirci di intraprendere un cammino (impegnativo) di cambiamento?

Certo cambiare è difficile, non lo nega nessuno, cambiare in meglio lo è ancora di più, ma forse saremmo più onesti con noi stessi se ammettessimo che cambiare è possibile ma non ne abbiamo nessuna voglia perchè il cambiamento porta spesso sofferenza e fatica….

L'Autore

Federico Scotti

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Federico Scotti è filosofo, antropologo e maestro di Reiki tradizionale giapponese. Fondatore del Centro My Reiki, da oltre un decennio si dedica all’insegnamento e alla trasmissione del Reiki con un approccio etico, critico e riflessivo, attento alla storia e al contesto culturale della pratica. Con una solida formazione in filosofia e antropologia della salute, integra il pensiero critico con lo studio delle pratiche di guarigione non biomediche, approfondendo in particolare i temi dell’embodiment, dei paesaggi terapeutici e delle prospettive culturali e decoloniali del benessere. Autore di diversi libri sul Reiki, promuove una visione profonda e non dogmatica della disciplina, in dialogo con la ricerca antropologica e con le trasformazioni spirituali contemporanee. Ogni anno accompagna gruppi di praticanti in Giappone nei Reiki Tour, percorsi esperienziali e trasformativi nei luoghi legati alla storia di Usui Sensei. Nel suo insegnamento, integra la pratica con la consapevolezza critica: per lui, il Reiki è prima di tutto una forma di ascolto profondo e di relazione consapevole con il vivente, inteso non solo come corpo umano, ma come insieme di legami, emozioni, paesaggi e memorie. Una cura che non separa, ma connette.

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