Il significato di kokoro nel Reiki giapponese
Kokoro è una parola giapponese di difficile traduzione, ma centrale nella comprensione della pratica Reiki. Comprendere cosa significa kokoro permette di avvicinarsi in modo più autentico alla visione giapponese del benessere, inteso come equilibrio tra mente e cuore.
Kokoro: tra mente e cuore nella tradizione giapponese
Il kanji giapponese kokoro (心) racchiude in sé una ricchezza semantica che sfugge alla tradizionale distinzione occidentale tra mente e cuore. In giapponese, kokoro indica simultaneamente la dimensione razionale del pensiero e quella affettiva dell’emozione. È, in altre parole, il luogo simbolico in cui si incontrano la facoltà di giudizio e le vibrazioni più sottili del sentire. Non si tratta di un’entità scindibile in due poli opposti, ma di un principio unitario e dinamico, che esprime l’interezza dell’essere umano nella sua complessità.
Il ruolo di kokoro nella pratica Reiki
Kokoro rappresenta un concetto chiave nella pratica del Reiki, in quanto evoca l’integrità dell’esperienza umana e il bisogno di armonia tra pensiero, emozione e percezione corporea. Quando si parla di riequilibrio energetico attraverso il Reiki, si fa riferimento alla possibilità di ristabilire l’unità interiore del kokoro, là dove mente e cuore si unificano in un’esperienza vivente e concreta.
Nel pensiero che ha influenzato la nascita del Reiki — in particolare il New Thought americano, di cui Usui recepisce alcune idee fondamentali — il benessere dell’individuo è considerato il frutto di una mente centrata, positiva e libera da conflitti. Tuttavia, mentre il New Thought tende a identificare la mente con il potere creativo del pensiero, la visione giapponese integrata nel Reiki attribuisce al kokoro un ruolo più ampio e sensibile: non solo come sede del pensiero, ma anche come spazio di connessione affettiva, intuizione e cura di sé.
Riequilibrare il kokoro con il Reiki
La disciplina del Reiki, così come insegnata da Usui Mikao, si propone come via di riequilibrio del kokoro, riconoscendo in esso la sorgente profonda del benessere psico-fisico. Attraverso la pratica del Reiki — che include il tocco, la respirazione, la meditazione e la ripetizione dei cinque principi — si apre uno spazio di trasformazione in cui il kokoro può ritrovare il suo ritmo armonico. Il cuore-mente giapponese, nella sua unità inscindibile, diventa così il fulcro di una cura che non separa, ma riconnette.