Reiki in azienda
Gestione dello stress e relazioni consapevoli
Strumenti concreti per riconnettere respiro, attenzione ed energia.
Riduciamo tensioni, miglioriamo la lucidità e trasformiamo l’ascolto in collaborazione.
Reiki in azienda: cos’è e perché funziona
Il Reiki in azienda è un percorso breve e concreto per migliorare la gestione dello stress e la qualità delle relazioni sul lavoro.
È una pratica corporea e relazionale che allena attenzione, respiro e presenza: tre risorse chiave per team che devono comunicare con chiarezza, prendere decisioni sotto pressione e mantenere un clima cooperativo.
In termini operativi, il corso Reiki in azienda introduce micro-pratiche di pochi minuti che possono essere usate
prima di una riunione, durante una pausa o nel debrief di fine giornata. Il risultato è una riduzione della reattività, maggiore lucidità e un ascolto più stabile, che si traduce in processi più fluidi e relazioni più affidabili.
L’approccio è laico, sicuro e orientato all’embodiment: partiamo dal corpo (postura, respiro, tensioni),
attraversiamo l’auto-regolazione (sequenze brevi di auto-trattamento) e arriviamo alla dimensione interpersonale (contatto, sintonizzazione, comunicazione non reattiva).
Il tutto in una giornata intensiva di 6 ore pensata per essere integrata nelle routine senza stravolgere l’operatività.
Parole chiave: reiki in azienda, gestione dello stress, benessere organizzativo, relazioni di lavoro, consapevolezza, centratura, presenza.
Struttura del corso
Giornata intensiva di 6 ore che intreccia teoria e pratica: si parte dalla
percezione corporea dello stress (respiro, postura, tensioni), si introducono micro-pratiche
di auto-trattamento adatte al lavoro e si chiude con la dimensione relazionale
in coppia/gruppo per una comunicazione più calma, chiara ed empatica.
Metodo
Approccio esperienziale e corporeo (embodiment, educazione somatica), in forma laica e sicura:
cicli brevi di spiegazione, meditazione guidata, respirazione, auto-trattamenti e scambi a coppie,
con debrief per tradurre l’esperienza in competenze operative.
Non è un percorso “esoterico”: è un training di consapevolezza energetica e relazionale al servizio del lavoro.
Programma del corso (6 ore)
Il percorso è disegnato per coniugare rigore e applicabilità immediata: alterniamo brevi input teorici a
esercitazioni pratiche, così che ogni concetto diventi uno strumento operativo per la gestione dello stress, la
centratura e le relazioni professionali. La struttura che segue è la base consigliata per team cross-funzionali;
può essere personalizzata in funzione di ruolo, carico di lavoro e priorità organizzative.
Gli orari sono indicativi e adattabili (pause incluse).
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09:30–10:00Kick-off & obiettivi: mappa dello stress percepito e aspettative del team.
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10:00–11:00Cos’è il Reiki: genealogia storico-antropologica, linguaggio laico, ambiti d’uso.
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11:00–12:00Stress in azienda: modello ontologico e modello fisiologico (reattività, allostasi, finestra di tolleranza).
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12:00–12:30Hibiki e byōsen: segnali corporei dello stress e training percettivo.
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12:30–13:00Tecnica Gasshō – Seishin Tōitsu: centratura, attenzione non reattiva, micro-reset.
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14:00–14:30Auto-trattamento (sequenza breve da scrivania): protocollo e integrazione nelle routine.
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14:30–15:15Hara e Tanden: radicamento, respiro, postura di performance.
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15:15–16:00Tocco terapeutico e relazione: continuità corpo–mondo per una comunicazione chiara e non reattiva.
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16:00–16:30Debrief, KPI personali, piano di applicazione in team (micro-pratiche e momenti d’uso).
Moduli e competenze
Che cos’è e che cosa non è il Reiki in chiave laica; origini giapponesi, traiettorie contemporanee,
lessico condiviso per contesti professionali, ambiti d’uso e limiti. Output: common language per HR e team leader.
Dal “fare” al “regolare”: attenzione, respiro, presenza come leve per ridurre la reattività e aumentare
la lucidità decisionale. Output: toolkit di micro-reset per momenti critici (pre-riunioni, escalation, backlog).
Stress come esperienza situata (significati, ruoli, cultura del lavoro) e come risposta psico-fisiologica
(attivazione, allostasi, finestra di tolleranza). Output: self-monitoring e scelte di coping più efficaci.
Training di percezione tattile e interocettiva per riconoscere hibiki e livelli di byōsen come indicatori precoci di sovraccarico.
Output: early warning personale, prevenzione del conflitto, gestione della soglia attentiva.
Protocollo guidato per centratura e attenzione unificata: postura, respiro, timing (2–5 minuti).
Output: pratica “on the spot” per ridurre la reattività prima di decisioni e conversazioni difficili.
Sequenza short “da scrivania” (mani, spalle, testa, addome) in sicurezza e autonomia; adattamento su tempi e contesti.
Output: micro-pratiche integrate nelle pause e nei passaggi di contesto (task switching).
Dalla “testa piena” al “baricentro”: pratiche di radicamento per stabilizzare l’attenzione e sostenere la performance.
Output: protocollo di grounding per presentazioni, negoziazioni, retrospettive.
Etica del contatto, confini, consenso esplicito; esercizi in coppia per ascolto empatico e comunicazione non reattiva.
Output: miglior clima conversazionale e riduzione dei micro-conflitti.
misurazione pre/post (stress percepito, qualità del sonno, conflittualità), follow-up di rinforzo (45′ online) e
kit operativo con reminder e audio-guide (2–5′) per l’uso in autonomia.
Obiettivi
- Riconoscere i segnali corporei dello stress e intervenire con micro-pratiche di riequilibrio.
- Migliorare concentrazione, calma mentale e lucidità decisionale.
- Sviluppare empatia e ascolto attivo nelle relazioni professionali.
- Promuovere una comunicazione chiara e non reattiva nei team.
- Integrare pratiche brevi di centratura nella routine lavorativa.
Benefici per l’azienda
Diminuzione dello stress percepito, migliore qualità dell’ascolto e della cooperazione,
comunicazione più efficiente. Il risultato è un clima di lavoro più stabile e una maggiore coesione tra reparti.
Evidenze scientifiche
In realtà organizzative ad alto stress, studi recenti riportano
riduzione di stress e ansia, con incremento di calma, lucidità e qualità del sonno.
Brevi cicli di pratica — individuale o in piccoli gruppi — favoriscono presenza mentale,
comunicazione più empatica e cooperazione.
Selezione basata su trial/quasi-sperimentali e revisioni (consultato il 9/11/2025). Durata interventi: 1–8 sessioni.
La regolarità e la pratica di gruppo amplificano gli effetti.
Finanziamento tramite Fondimpresa
Il corso Reiki in azienda è interamente finanziabile attraverso Fondimpresa e altri Fondi Interprofessionali dedicati alla formazione continua.
L’intervento rientra nelle aree di investimento relative a:
- Benessere organizzativo e prevenzione dello stress lavoro-correlato;
- Competenze trasversali per comunicazione, collaborazione e leadership empatica;
- Salute e sicurezza interpretate come attenzione al corpo e regolazione emotiva.
Il Centro My Reiki offre supporto completo all’azienda nel processo di progettazione del percorso formativo
e nella predisposizione della documentazione necessaria per l’accesso ai fondi,
facilitando l’integrazione del corso nei piani di formazione continua.
L’attivazione tramite Fondimpresa permette alle aziende aderenti di utilizzare risorse già accantonate per finanziare
interventi mirati al benessere dei dipendenti e alla riduzione dello stress.
Sono disponibili anche piani personalizzati per più sedi o gruppi di lavoro.
Finanziamento fino al 100%
Supporto alla progettazione
Docente
Federico Scotti è antropologo, storico della filosofia e insegnante di Reiki tradizionale giapponese.
Laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Milano e in Antropologia, Etnologia ed Etnolinguistica a Ca’ Foscari
(etnografia su corpo, paesaggio, energia in Giappone), fonda nel 2013 il Centro My Reiki, scuola riconosciuta
a livello internazionale (IPHM, IICT).
È formatore professionista accreditato AIF (Associazione Italiana Formatori) e autore di 5 libri sul Reiki,
tra cui Combatti lo stress con Reiki (2022). Tiene corsi e conferenze su consapevolezza energetica,
comunicazione corporea e benessere relazionale nei contesti organizzativi.
Riferimenti bibliografici
Il corso si fonda su un approccio radicato nella ricerca antropologica e nella riflessione filosofica sul corpo, sulla cura e sulle relazioni.
- Bell, C. (1992). Ritual Theory, Ritual Practice. Oxford: Oxford University Press.
- Csordas, T. J. (1994). The Sacred Self: A Cultural Phenomenology of Charismatic Healing. Berkeley: University of California Press.
- Foucault, M. (1976). La volontà di sapere. Milano: Feltrinelli.
- Gramsci, A. (1975). Quaderni del carcere, ed. critica a cura di V. Gerratana. Torino: Einaudi.
- Mathews, G. and Izquierdo, C. (eds.) (2009). Pursuits of Happiness: Well-Being in Anthropological Perspective. New York/Oxford: Berghahn Books.
- Merleau-Ponty, M. (1945). Phénoménologie de la perception. Paris: Gallimard. Trad. it. (2003), Fenomenologia della percezione. Milano: Bompiani.
- Scotti, F. (2023). Reiki. Dimensioni di guarigione. I quaderni dei “Fatti di Reiki”. Milano: Xenia Edizioni.
- Stein, J. B. (2023). Alternate Currents: Reiki’s Circulation in the Twentieth-Century North Pacific. Honolulu: University of Hawai‘i Press.
- Turner, V. (1982). From Ritual to Theatre: The Human Seriousness of Play. New York: PAJ Publications.
📚 Ulteriori riferimenti e materiali di approfondimento vengono forniti ai partecipanti durante il corso.
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