Il Reiki originale secondo Tomabechi Gizō

Federico ScottiRisorse Reiki2 Commenti

reiki originale

Sommario

Ciò che realmente conosciamo del Reiki originale, ossia della disciplina Usui Reiki Ryoho insegnata direttamente dal suo fondatore Mikao Usui è veramente poco.

Usui infatti scrisse pochissimo, e ciò che viene tramandato nella sua scuola, la Usui Reiki Ryoho Gakkai, è molto probabile sia stato negli anni contaminato dalle credenze personali e dalle idee dei presidenti che si sono via via succeduti alla guida di questa istituzione.

Non disponendo quindi di fonti dirette per ricostruire sia la visione della disciplina sia il metodo di Usui, per noi addetti ai lavori diventano preziosissime le fonti indirette

Le fonti indirette più conosciute sono certamente gli insegnamenti di Hayashi Chūjirō, che negli anni ’30 del ‘900 fondò una propria scuola, la Hayashi Reiki Kenkyukai e della signora Takata Hawayo, allieva diretta di Hayashi che diede vita dagli anni ’40 alla corrente così detta ‘Occidentale’ del Reiki.

Un’altra fonte molto interessante, perché vicinissima ad Usui, è quella rappresentata dalla figura di Tomabechi Gizō (1880-1959).  

Tomabechi Gizō fu, come Hayashi, un allievo diretto di Mikao Usui tra il 1923 e il 1926 e, come Hayashi, fu uno dei 20 Shihan (insegnanti) formati e certificati direttamente dal fondatore della disciplina del Reiki.

Tomabechi Gizō rappresenta quindi una fonte preziosa per cercare di ricostruire, al di là delle successive reinterpretazioni, l’originale disciplina insegnata da Usui Sensei.

Tomabechi Gizō fu un importante manager all’interno di aziende chimiche giapponesi e, dopo la guerra, fu anche un attivo personaggio pubblico, eletto alla Camera dei rappresentanti dal 1946 al 1952 e poi alla Camera dei Consiglieri dal 1952 al 1959.

Nel 1951 Tomabechi pubblicò le memorie della sua vita, Tomabechi Gizō Kaikoroku, al cui interno troviamo 15 pagine davvero interessanti per comprendere meglio il Reiki originale di Usui ma soprattutto che ci disvelano quella che potrebbe essere stata l’essenza di questa pratica di guarigione spirituale.

Si trova un breve accenno a questo testo nel libro di F.A. Petter This is Reiki (2012), ma la traduzione integrale che tengo come riferimento e che è filologicamente verificata è del 2019, ad opera di Justin Stein.

In questo articolo mi soffermerò sui punti per me importanti di questo testo di Tomabechi, utili per comprendere meglio quello che probabilmente era il focus della disciplina originale di Usui.

Questa fonte è particolarmente importante in quanto Tomabechi era uno Shihan, ossia aveva completato l’intero percorso di studi della disciplina Usui Reiki Ryoho. La sua conoscenza della disciplina era dunque approfondita e completa.

Tomabechi sottolinea la sua profonda dedizione nello studio e nella pratica della disciplina Usui Reiki Ryoho, che lo ha portato a conseguire importanti risultati.

“[…] Nel 1923, dopo il Grande Terremoto di Kantō, ho avuto l’opportunità di studiare e praticare la Terapia Reiki Usui sotto il suo fondatore, Usui sensei. Ho visto che era molto efficace nel migliorare il mio corpo e la mia mente. Ho studiato con passione e alla fine ho ricevuto il certificato di shihan. Da quel momento ho lavorato diligentemente per trattare gli altri e per migliorare il mio corpo e la mia mente. Ho sfruttato al massimo questa opportunità. […]”

Tomabechi si accostò infatti a Reiki nella speranza di migliorare le proprie precarie condizioni di salute, che, a sua detta, riportarono un enorme miglioramento attraverso la pratica di Usui Reiki Ryoho.

Reiki riequilibra il kokoro

kokoro Il concetto di kokoro appare essere l’elemento ricorrente nel testo di Tomabechi come aspetto chiave per comprendere sia la malattia sia l’azione della terapia Reiki.

Letteralmente kokoro può essere tradotto sia come “cuore” sia come “mente”, ma è un concetto che trascende sia “mente” sia “cuore” identificando la relazione fra aspetti divergenti nel sistema mente-corpo dell’individuo.
La malattia appare quindi come una dissonanza, una disarmonia nel kokoro, quando aspetti opposti non sono appropriatamente conciliati.

“La malattia non è solo del corpo, ma anche dell’equilibrio fra cuore e mente (kokoro). Quando la malattia affligge il corpo, non possiamo mantenere in armonia il nostro kokoro. La malattia è la perdita di equilibrio nel corpo e nel kokoro.”

In maniera molto equilibrata Tomabechi riconosce che è opportuno un lavoro sinergico fra medicina ufficiale e Reiki per ripristinare sia l’equilibrio fisico, sia l’equilibrio del kokoro, soprattutto quando si è in presenza di gravi malattie per cui la sola medicina è in grado di rispristinare solo l’equilibrio del corpo ma non quello del kokoro (cuore-mente).

“Tuttavia, malattie più gravi o le malattie croniche andranno sicuramente di pari passo con la disarmonia del kokoro. La disarmonia del kokoro non può essere curata dalla medicina. Per i pazienti con questo tipo di problemi, il trattamento concomitante di corpo (medicina ndr.) e kokoro (Reiki ndr.) è necessario ed efficace.”

In nessun punto del suo testo Tomabechi parla di Usui Reiki Ryoho come di terapia esclusiva e definitiva per risolvere tutte le disarmonie del sistema mente-corpo. È molto chiaro però nel sottolineare che nessuna medicina è in grado di ripristinare l’equilibrio del kokoro.

“Molte persone sono troppo prevenute e pensano che possiamo trascurare la medicina se questa terapia (Reiki ndr.) funziona, ma poiché la terapia Reiki è un rimedio casalingo, dovrebbe essere considerata una terapia supplementare.”

Come funziona la terapia Reiki di Usui

L’azione “risanante” della terapia Reiki viene ricondotta da Tomabechi al ripristino dell’armonia di parti energeticamente disarmoniche ad opera di un’informazione energetica “sana” facilitata dal Reiki.

È interessante osservare come Tomabechi faccia un prezioso riferimento al più moderno concetto di risonanza armonica come principio base del funzionamento della terapia Reiki di cui parlo in maniera dettagliata nel mio libro Reiki. Il Ritmo dell’Universo.

È evidente infatti che, se non si vuol ricondurre il principio della guarigione attraverso Reiki ad una supposta “energia intelligente” che rimanderebbe in ultima analisi ad una visione poco chiara della disciplina e da cui anche Tomabechi sembra tenersi molto distante, occorre riportare Reiki al concetto di risonanza.

La risonanza risolve il problema dell’intelligenza dell’energia Reiki: l’azione di Reiki si configura semplicemente come un fenomeno fisico che accade quando determinate condizioni al contorno lo permettono.

Vedremo tra poco quali sono per Tomabechi (e per Usui?) queste condizioni al contorno che agevolano la guarigione.

“Non credo che il reiki della terapia Reiki sia una cosa particolarmente misteriosa. Ognuno ha energia attiva (vibrazioni cellulari) nei propri tessuti corporei. L’intero corpo è solo un gruppo di tessuti attivi. Quando questi tessuti si organizzano in modelli di attività sani si ha la salute. Ci ammaliamo quando accade qualcosa di insolito alle nostre vibrazioni ordinate, quindi è utile se riusciamo a ripristinare le nostre vibrazioni sane. Ciò lo si ottiene donando vibrazioni sane alla parte malata, rafforzando e ripristinando le vibrazioni attive delle cellule affette da debolezza. Per dirlo semplicemente, questo è tutto quello che penso che sia Reiki.”

La paura disturba la guarigione

Quando la paura predomina nell’individuo, essa perturba la relazione armonica tra mente e cuore. Quando la paura è tanta, gli effetti energetici dissonanti di questa emozione sul kokoro sono determinanti e ostacolano il processo di guarigione.

“Se ci ammaliamo, la prima cosa che appare è la preoccupazione, che indebolisce la nostra resistenza. Cominciamo a preoccuparci di piccole cose o perdiamo la pazienza per le banalità. La pace e la calma del kokoro sono disturbate, il che aiuta a rafforzare la malattia.”

Risulta quindi fondamentale ed essenziale per aumentare l’efficacia della terapia Reiki eliminare queste perturbazioni energetiche attraverso un atteggiamento interiore che agevoli l’armonia del kokoro.

In altre parole, Tomabechi sottolinea che la terapia Reiki da sola non basta, è necessario lavorare in maniera molto costante e profonda su noi stessi per mantenere in uno stato di equilibrata calma il kokoro.

Per ottenere seri risultati con il Reiki Ryoho occorre alimentare la propria crescita personale mantenendo armonico il proprio kokoro: “Naturalmente, ho sperimentato direttamente gli effetti della Terapia Reiki e credo che la maggior parte di questi effetti derivi dal mantenimento di un kokoro calmo e pacifico.”

L’efficacia della pratica del Reiki di Usui, del Reiki originale, sembra qui essere incentrata primariamente su un atteggiamento interiore che agevoli l’equilibrio della relazione tra mente e cuore.

Se rileggiamo questo passo in relazione all’idea di Tomabechi relativa al funzionamento di Reiki, possiamo comprendere che solo mantenendo cuore e mente armonici si possono realizzare quelle condizioni al contorno utili e necessarie ad agevolare il processo di guarigione sopra descritto.

I Gokai aiutano ad equilibrare mente e cuore

Tomabechi indica nei Gokai, i 5 principi del Reiki, uno strumento essenziale e fondamentale per agevolare l’armonia del kokoro:

“In questa terapia bisogna tenere a mente i cinque precetti.
Essi sono:
Solo per oggi,
non arrabbiarti,
non preoccuparti,
sii grato,
fai il tuo dovere,
sii gentile con le persone.

Questi cinque principi non possono essere realizzati facilmente. Anche se li si legge mattina e sera e li si tiene il più vicino possibile al proprio cuore, si potrebbe comunque non essere in grado di realizzarli completamente.”

I 5 principi sembrano dunque essere lo strumento principale di crescita personale che il Reiki di Usui mette a disposizione.

Tomabechi mantiene un atteggiamento realistico rispetto ai Gokai, nella consapevolezza che la tensione all’auto-miglioramento sia più importante del miglioramento stesso.

In altre parole: porta nella tua vita i 5 principi senza preoccuparti più di tanto se riesci o meno a realizzarli.

I consigli sulla salute di Tomabechi

Tomabechi Gizō conclude la parte delle sue memorie dedicata a Usui Reiki Ryoho offrendo 6 consigli utili per mantenersi in buona salute:

  1.  Al mattino e alla sera, recita i Cinque Precetti nel tuo kokoro e cerca di realizzarli nella tua pratica quotidiana.
  2. Nei tuoi pensieri e nelle tue azioni, fai tutto con calma, senza sforzarti troppo.
  3. Respira tranquillamente dall’addome (tanden Ndr) con le spalle rilassate.
  4. Rilassati, con una postura corretta.
  5. Dormi a sufficienza.
  6. Fai attenzione a non ferire lo stomaco [non è chiaro come, ma probabilmente con una dieta non appropriata].
[…] Anche ora a settantun anni, il signor Tomabechi lavora duramente sugli affari nazionali in buona salute. E questo è tutto ciò che c’è da sapere sui suoi metodi di salute.”

Appare chiaro da questi 6 punti come l’attenzione a mantenere in armonia il kokoro (relazione fra mente e cuore) sia prioritaria rispetto alla pratica vera a propria (es. meditazione, respirazione, sonno e dieta).

Questo tipo di approccio è riscontrabile in tutti i Seishin Ryoho (Terapie spirituali) dell’epoca di Usui, che miravano ad ottenere la guarigione fisica attraverso la crescita personale dell’individuo.

L'Autore

Federico Scotti

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Insegnante e terapeuta Reiki, autore di libri sul Reiki, facilitatore Mindfulness

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