Il Giappone che incontriamo nel Reiki è spesso un Giappone immaginato: un intreccio di estetiche pop, atmosfere zen e simboli culturali che modellano il nostro modo di pensare l’energia e la spiritualità. Muovendosi dalle analisi di Toshio Miyake su orientalismo e auto-orientalismo, l’articolo indaga il soft power giapponese in Italia e il suo impatto sulla pratica del Reiki. Ne emerge una domanda centrale: quale Giappone stiamo desiderando quando pratichiamo Reiki, e come questo immaginario orienta il nostro corpo, la cura e il bisogno di un “altrove” spirituale?
Reiki in azienda: ridurre lo stress e migliorare presenza e attenzione sul lavoro
Il Reiki in azienda è una pratica laica e corporea che aiuta a regolare lo stress senza interrompere il lavoro.
Gesti minimi, presenza, attenzione: micro-pratiche che si intrecciano con il ritmo reale dei team.
Un modo semplice e profondo per restituire spazio al corpo e migliorare la qualità delle relazioni professionali.
Il terapeuta e la parola proibita: linguaggio, corpo e potere della cura
Riflettere sulla paura e sull’egemonia che avvolgono la parola terapeuta per restituirle la sua radice relazionale: una cura che è anche gesto politico e linguistico.
Il corpo come paesaggio energetico: Reiki, luoghi e relazioni del benessere
Parlare di paesaggio energetico significa decentrare lo sguardo: non il corpo come macchina, ma come campo relazionale che si compone tra gesti, luoghi e presenze. Nel Reiki questa prospettiva diventa esperienza: l’“energia” non è una sostanza da misurare, bensì il nome pratico di una qualità dell’attenzione che accorda respiro, postura e contatto. Dalla salita a Kurama alle sessioni nella stanza di Milano, il benessere emerge quando spazio, tempi e relazioni si allineano e rendono porosa la soglia tra “dentro” e “fuori”. In questo senso, il corpo appare come una trama viva di correnti, memorie e ritmi, che si fa e si disfa a seconda delle condizioni che la sostengono: una responsabilità condivisa, più che un’aura speciale, è ciò che trasforma lo spazio vissuto in luogo di cura.
Reiki e psicologismo: oltre la terapia dell’io
Il linguaggio psicologico ha spesso ricodificato il Reiki come terapia dell’io, parlando di “blocchi emozionali” e “ferite interiori”. Questo articolo problematizza tale riduzione, mostrando come lo psicologismo rischi di svuotare la pratica della sua dimensione corporea, relazionale e culturale.
Reiki e luce: spiritual bypassing, ombra e cura autentica
Una riflessione critica sulla retorica della luce nel Reiki: tra spiritual bypassing, esclusione del dolore e possibilità di una cura più umana e relazionale.
Ricominciare Reiki: etica e criticità della ripartecipazione
Cosa significa davvero “ripetere” un corso di Reiki? Questo articolo problematizza la prassi della ripartecipazione gratuita, proponendo una riflessione etica sul valore della formazione, il disapprendimento e la responsabilità nella trasmissione.
Reiki e complottismo spirituale: il caso Agenda 2030 tra cura e propaganda
Un articolo dedicato alla responsabilità di chi insegna Reiki nel contesto contemporaneo. A partire dal caso Agenda 2030, una riflessione sul rischio di usare la spiritualità per diffondere paura, ideologia e narrazioni complottiste.
Reiki tra luce, amore e comunità: Umberto Carmignani
Questa intervista a Umberto Carmignani è stata pubblicata per la prima volta nel 2019 sul sito My Reiki, all’interno di un ciclo di conversazioni con praticanti e insegnanti Reiki italiani. A distanza di anni, rileggerla oggi significa riconoscere non solo il valore della testimonianza personale, ma anche la sua funzione discorsiva: ogni parola scelta, ogni concetto evocato, ogni omissione contribuisce … Continua a leggere
Reiki come disciplina? Un’analisi critica dell’intervista a Massimiliano Angeli
Introduzione Nel suo lungo e articolato intervento, Massimiliano Angeli ci restituisce una visione del Reiki fortemente strutturata: non una pratica intuitiva o spirituale, ma una disciplina – anzi, la Meravigliosa Disciplina. L’intervista si sviluppa come un piccolo trattato: preciso, sistematico, talvolta intransigente, in cui il Reiki viene pensato come un sapere regolato, finalizzato all’educazione del sistema Mentecorpo attraverso studio, metodo … Continua a leggere
