Reiki come rimedio per gli attacchi di panico

Federico ScottiRisorse ReikiLascia un commento

reiki panico

Sommario

Chi come me svolge l’attività di terapeuta Reiki, si trova molto spesso a dover trattare la problematica degli attacchi di panico.
L’obiettivo di questo articolo è di condividere le mie casistiche relative ai trattamenti Reiki operati su decine di persone negli ultimi anni di attività che mi hanno portato nel tempo a definire un protocollo terapeutico utile a risolvere la problematica degli attacchi di panico.

Questo protocollo ha avuto un’evoluzione (e vedremo meglio quale) nell’arco degli ultimi 5 anni e devo dire che, alla prova dei fatti, si è mostrato efficace.

Che cosa sono gli attacchi di panico

Spesso sentiamo parlare di attacchi di panico ma difficilmente, se non ne abbiamo avuto esperienza diretta o non conosciamo persone che ne sono colpite, possiamo averne un’idea chiara e precisa.
Si calcola che almeno 10 milioni di Italiani abbiano avuto, almeno una volta nella vita, un attacco di panico.
Si tratta quindi di un problema molto diffuso.

L’attacco di panico è classificato come disturbo legato all’ansia e può manifestarsi fin dalla prima adolescenza.

Da un punto di vista sintomatico l’attacco di panico può presentarsi ad esempio con queste manifestazioni:

  • forte tachicardia
  • fame d’aria
  • nausea / vomito
  • formicolii in tutto il corpo
  • forte peso sul petto
  • paura di morire
  • improvvise vampate di calore
  • improvviso freddo al limite del tremore
  • ipertensione / ipotensione

Purtroppo molto spesso l’attacco di panico non viene immediatamente riconosciuto come tale e, ritardandone la fase della diagnosi, esso degenera in manifestazioni sempre più forti e invasive. In breve tempo esso può diventare una vera propria causa invalidante. Inoltre riduce drasticamente la qualità della vita delle persone che ne sono affette.

Reiki e attacchi di panico

La terapia energetica connessa alla pratica di Reiki può essere un valido aiuto per arginare, ridurre ed eliminare gli attacchi di panico.
Nella mia esperienza  ho avuto modo di effettuare numerosi trattamenti a persone affette da questa problematica e di conseguenza ho avuto l’opportunità di definire uno specifico protocollo terapeutico basato proprio sull’esperienza di decine di casi reali.

Come ho accennato all’inizio di questo articolo, il protocollo da me definito e utilizzato ha subito delle modifiche e delle evoluzioni nel tempo, vediamo quindi nel dettaglio le differenze.

Protocollo 1 per gli attacchi di panico

Inizialmente avevo strutturato la terapia in 15 sedute Reiki della durata di circa 55 minuti secondo il seguente schema:

Prima settimana

3 sedute

Seconda settimana

3 sedute

Terza settimana

3 sedute

Quarta settimana

3 sedute

Quinta settimana

2 sedute

Sesta settimana

1 seduta

Come si può notare era un protocollo piuttosto intensivo e di lunga durata.
Di fatto il problema risultava risolto (o in fase di risoluzione) già alla fine della quarta settimana, si rendevano però necessarie altre 2 settimane in quanto, per quasi tutti i casi da me trattati, si manifestava un improvviso e inaspettato peggioramento più o meno in prossimità della dodicesima seduta.
Al termine della sesta settimana nessuno dei casi da me trattati ha più manifestato attacchi di panico.

Nel protocollo appena illustrato strutturavo la seduta Reiki in questa maniera:

  • Circa 10 / 15 minuti di trattamento alla testa su punti che intuitivamente potevo percepire come problematici.
  • Circa 30 / 40 minuti di trattamento mentale Tradizionale orientato alla cura  delle paure / ansie
  • Tecnica tradizionale Zenshin Kekko per radicare la persona a terra
  • In chiusura di trattamento (non sempre) ritornavo sui punti della testa precedentemente trattati.

Protocollo 2 per gli attacchi di panico

Nel 2013, con l’elaborazione della tecnica ReikiQuantico, ho incominciato ad introdurla all’interno di tutti i trattamenti che effettuavo, per sperimentarne l’efficacia e affinarla nelle parti che potessero risultare deboli o carenti.

ReikiQuantico, nonostante il nome possa portarti a pensare a qualcosa di un po’ stravagante o addirittura oscuro, non ha nulla a che vedere con l’accezione che il termine quantico o quantistico ha assunto in questi nostri tempi di “consumismo spirituale”.
Il termine quantico, come lo intendo io, si riferisce proprio al suo significato etimologico e classico: un quanto di energia è un’unità (piccolissima) di energia rintracciabile e identificabile.

A questo punto, se non l’hai già fatto, ti rimando alla lettura del mio articolo su come funziona Reiki da un punto di vista quantistico.
Potrebbe infatti esserti utile per seguire meglio quello che dirò tra poco.

In quell’articolo ho spiegato per sommi capi  come l’Energia Reiki porta con sè tutte le frequenze possibili dell’Universo (vedi Quanti di energia).
L’Energia Reiki è dunque efficace perché normalizza le frequenze (quanti) energetiche disarmoniche.

Cosa fa dunque ReikiQuantico? Semplicemente è una tecnica che ti permette di usare l’Energia Reiki in maniera così specializzata da poter selezionare solo i Quanti di Energia che servono per riportare in Armonia energetica singole frequenze dissonanti. (quelle appunto che causano il disagio nella persona)

Questa specializzazione non è possibile raggiungerla attraverso l’utilizzo consueto dell’Energia Reiki.

A dire il vero, come ho approfondito nel mio libro La Luce che cura – Introduzione a ReikiQuantico, questa possibilità Usui probabilmente l’aveva indagata, introducendo l’utilizzo dei simboli e di particolari trattamenti che specializzano l’Energia Reiki (ad esempio i 5 trattamenti mentali).

Purtroppo Usui, come sappiamo, ebbe solo 4 anni per mettere a punto la sua disciplina.
Probabilmente, se avesse avuto qualche anno in più a sua disposizione, avremmo ora già all’interno della sua disciplina gli strumenti per utilizzare Reiki in maniera specifica (quantistica).

Sto quindi dicendoti che ReikiQuantico non è un’altra cosa rispetto a Reiki Tradizionale, ma parte da quei presupposti e da quelle solide basi.

Veniamo ora al secondo protocollo.

Le sedute del secondo protocollo durano sempre 55 minuti circa, secondo questo schema temporale:

Prima settimana

1 seduta

Seconda settimana

1 seduta

Terza settimana

1 seduta

Quarta settimana

2 sedute

Come salta all’occhio immediatamente, introducendo la tecnica di ReikiQuantico, sono sufficienti 5 sedute per risolvere il problema.

Perché accade questo? 

Perché facciamo un utilizzo dell’Energia Reiki molto più specifico e mirato. Quantistico appunto. Con le tecniche tradizionali lavoriamo più ad ampio spettro, quindi abbiamo bisogno di più tempo per risolvere il problema.
Con ReikiQuantico possiamo utilizzare frequenze così specifiche da andare immediatamente a segno già dalla prima seduta.

Ecco come sono strutturate le sedute Reiki con il secondo protocollo:

  • Circa 20 / 25 minuti di trattamento alla testa e al corpo su punti che intuitivamente posso percepire come problematici.
  • Circa 30 / 35 minuti di trattamento ReikiQuantico utilizzando frequenze specifiche per gli attacchi di panico.

Conclusioni

Dalla mia esperienza personale su casi reali di persone affette da attacchi di panico, l’utilizzo terapeutico dell’Energia Reiki si è mostrato molto utile come rimedio alternativo o complementare alle cure psichiatriche e/o psicoterapeutiche.

Da osservare che, nell’ambito della mia personale storia di terapeuta Reiki, con l’introduzione della tecnica ReikiQuantico all’interno dei trattamenti Reiki Tradizionali ho potuto beneficiare di una drastica riduzione dei tempi di risoluzione della problematica.

D’altro canto, posso affermare che, anche il primo protocollo, nonostante abbia tempistiche di somministrazione più lunghe, mi ha portato agli stessi risultati.

 

L'Autore

Federico Scotti

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Insegnante e terapeuta Reiki, autore di libri sul Reiki, facilitatore Mindfulness

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